Processo Maradona: al via il giudizio sul personale medico
È iniziato a Buenos Aires il processo che vuole fare chiarezza sulla morte di Diego Armando Maradona, avvenuta nel 2020 a causa di un infarto. Sul banco degli imputati otto membri del personale medico, accusati di negligenza che avrebbe potuto evitare il decesso dell’ex campione argentino.
Le accuse e il processo
I pubblici ministeri sostengono che la morte di Maradona poteva essere evitata e che il personale medico non avrebbe svolto il proprio lavoro in maniera adeguata. “Oggi Diego Armando Maradona, i suoi figli, i suoi parenti, le persone a lui più vicine e il popolo argentino meritano giustizia”, ha dichiarato il procuratore Patricio Ferrari.
Il processo, che si prevede durerà fino a luglio, vedrà la testimonianza di oltre 100 persone. La corte dovrà stabilire se Maradona abbia ricevuto cure adeguate e se i medici abbiano fatto tutto il possibile per salvarlo. Se giudicati colpevoli, gli imputati potrebbero ricevere una condanna da 8 a 25 anni di carcere.
Embed from Getty ImagesGli imputati e la difesa
Tra i principali accusati figurano il medico personale di Maradona, Leopoldo Luque, la psichiatra Agustina Cosachov e lo psicologo Carlos Díaz. La loro linea difensiva si basa sul fatto che tutto il possibile è stato fatto per curare Maradona dalle sue patologie e dipendenze, ma che il paziente risultava difficile da gestire. Inoltre, sottolineano che l’infarto che ha colpito Maradona fosse un evento inaspettato, in quanto non aveva precedenti cardiaci.
Saranno previste circa 2-3 udienze a settimana, con il verdetto atteso per la fine di luglio. Solo allora si potrà mettere la parola fine a questa vicenda giudiziaria e Maradona potrà, simbolicamente, riposare in pace.